Hyper Real - W Riley Maynard Show Review

 
Professor Byrd Williams IV, Collin College

Professor Byrd Williams IV, Collin College

Hyper Real

"Viewing W. Riley Maynard’s new work is like sitting on the front row at the movie theater.  You walk into the room and catch a startling glance of a large face peaking from behind a partition. As you approach, the human head grows larger and larger until you are looking up into a six-foot face. There is Bamboo. There are street sounds. There is detritus of life. Mr. Maynard transports us to Northern India where the distance in miles is as far away from us as the distance in culture. These images are not a glimpse from a tour bus window but a microscopic view of faces that are formed by a pre-industrial life lived in poverty and pride. You can see the passage of time in these faces as well as unfamiliar adornments such as Vermillion Bindi marking purity with turbans and unexpected jewelry. They study ‘us’ with a confrontational gaze that is devoid of shame or pretense. We can see into the pores of their skin and up their noses and in their mouths. This is an examination of their flesh and humanity, executed as if W. Riley was a doctor of medicine.  Nothing hidden. We cannot invade personal space in polite in society nor can we stand for hours examining these anatomic landscapes yet W. Riley Maynard has provided this privileged appointment with art and Hominina through his patience and ethnographic warmth."

Review by Byrd Williams IV, Professor, Collin College

Author of "Proof: Photographs from Four Generations of a Texas Family"

 

L’ iper-reale – Recensione della mostra fotografica di W. Riley Maynard

28 luglio 2017, Professor Byrd Williams IV, Collin College

L’iper-reale

“Una visone delle nuove opera di W. Riley Maynard e`paragonabile all’ essere seduti in prima fila al cinema. Si entra in una stanza e si e` sorpresi da un grande viso che sbircia da dietro una partizione.  Piu` ci si avvicina, piu` la testa umana si  ingrandisce finche` ci si trova a guardare un volto alto sei piedi. C’e` del bambu`. Ci sono tipici suoni di strada. Ci sono frammenti di vita. Mr. Maynard ci trasporta in un’India Settentrionale tanto distante da noi in miglia quanto in cultura. Queste immagini non sono scorci catturati dal finestrino di un autobus turistico ma una visione al microscopio di volti forgiati da una vita pre-industriale marcata da poverta` ed orgoglio. Si puo` vedere il passare del tempo in questi visi ma appaiono anche ornamenti inconsueti come il Bindi vermiglio che indica purezza unito aturbanti e gioielli soprendenti.  Loro studiano “noi” con sguardi polemici totalmente privi di vergogna o finzione. Possiamo guardare dentroi pori della loro pelle, su per i loro nasi , all’interno delle loro bocche. E`, questo, un esame della loro carne e della loro umanita`, eseguita come se W.Riley fosse un dottore in medicina. Niente di nascosto. Non possiamo invadere in modo educato lo spazio privato all’interno della societa`, e nemmeno possiamo soffermarci per ore ad esaminare questi paesaggi anatomici, eppure W. Riley Maynard offre questa possibilita` all’arte ed agli Ominidi grazie alla sua pazienza ed al suo calore nei confronti dell’etnografia.”

 

Recensione di Byrd Williams IV, Professore, Collin College, autore del libro “ Proof”. Sue opere possono essere trovate all’Amon Carter Museum e al Museum of Fine Arts, Houston.